3,1 % questo è stato l’aumento registrato nel 2016 in merito alle vendite di porte tagliafuoco in Europa Occidentale: 3,581 milioni di pezzi e un volume di affari di 2,525 milioni di euro.
Lo studio realizzato da Interconnection Consulting prevede inoltre un’ulteriore crescita del 4,6% per l’anno 2017.
Per Paesi come Austria e Spagna l’aumento registrato ha superato il 7% e, a quanto pare, raggiungeranno la doppia cifra entro il 2018.
Italia, Francia, Regno Unito, Svizzera e i Paesi del Benelux hanno visto tassi positivi dopo anni non certo entusiasmanti.
La Germania si conferma la regina del mercato europeo con 850.400 porte tagliafuoco vendute.
Lo studio condotto da Interconnection Consulting ha analizzato anche il materiale più utilizzato per la realizzazione delle porte tagliafuoco: il legno.
L’acciaio, con il 36,5% è al secondo posto fra i materiali più utilizzati. L’utilizzo dell’alluminio cresce costantemente e ha toccato una quota di mercato dell’11,4% contro il 47% del legno. Si prevede che entro il 2019 l’alluminio aumenterà la propria quota di mercato fino al 12%.
In Germania le porte in acciaio hanno una quota di mercato che supera il 50%.
Le porte tagliafuoco Bloxer sono costruite in acciaio e alluminio, consulta le nostre serie Restahl, Bloxall e Isostahl.
Ma oltre ai dati positivi, sono state evidenziate alcune problematiche, tra cui “la non applicazione di requisiti minimi standardizzati all’interno dell’UE”. L’Unione Europea attraverso la marcatura CE voleva garantire una conformità dei prodotti secondo le direttive stabilite. In realtà, così come rileva lo studio, standard diversi nei singoli Paesi, così come la diversa applicazione delle direttive, ostacolano la libera circolazione delle merci.