Come già anticipato nei nostri precedenti articoli, tutte le porte tagliafuoco, e i singoli elementi che le compongono, devono essere testate in appositi laboratori abilitati dal Ministero competente, il quale rilascia le certificazioni necessarie per poterle commercializzare.
Ma andiamo a vedere nel dettaglio come si svolge tale iter e le normative procedurali che regolamentano l’assegnazione delle certificazioni.
Una porta prima di essere una tagliafuoco è un elemento di chiusura che deve essere sicuro nell’impiego, pertanto dev’essere marcato CE secondo un’altra norma che verifichi le prestazioni di isolamento termico, acustico, ecc.
Una volta ottenuta questa certificazione, allora è possibile procedere con la Marcatura CE relativa alla norma di prodotto UNI EN 16034 Porte pedonali, industriali, commerciali da garage e finestre apribili – Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali – Caratteristiche di resistenza al fuoco e/o tenuta al fumo.
In Europa la Marcatura CE è obbligatoria per la maggior parte dei prodotti destinati alla sicurezza antincendio. Con l’emanazione di direttive e regolamenti comunitari riguardanti i prodotti, infatti, nasce l’obbligo di marcatura CE per gli stessi, qualora impiegati per gli usi previsti. In Italia, la marcatura CE per i prodotti antincendio è entrata in vigore il 01/09/2016 e diventerà obbligatoria dal 01/09/2019.
Fotografia – Istituto Giordano
Alla luce di quanto appena detto, il caso della EN 16034 è senz’altro particolare, poiché stiamo parlando di una norma di Marcatura CE che è possibile apporre esclusivamente a prodotti che hanno già ottenuto la Marcatura CE come elemento di chiusura, secondo altri requisiti. Spieghiamoci meglio.
Le norme di prodotto che regolano gli elementi di chiusura sono:
Quindi, nel caso di una porta pedonale esterna la Marcatura CE si può applicare in conformità alla UNI EN 14351-1 e se resistenti al fuoco alla UNI EN 16034. Mentre restano fuori le porte interne, che rappresentano circa il 90% delle porte tagliafuoco. Il processo autorizzativo da rispettare ai fini dell’impiego di tali prodotti è, infatti, l’omologazione.
Per i prodotti antincendio non soggetti ad obbligo di marcatura CE (come per esempio gli estintori portatili), oppure per quei prodotti per i quali non sono ancora stati stabiliti i termini per l’obbligo di Marcatura CE (es. le porte interne), “la legislazione italiana prevede che, prima di poter essere installati, e, quindi, utilizzati in sicurezza nelle attività soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco in base al decreto del Presidente della Repubblica n. 151 del 1 agosto 2011, essi debbano essere dotati di specifici atti autorizzativi nazionali” (tratto da “Prodotti antincendio sicuri”, Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile), attenendosi per l’appunto all’attuale regime di omologazione.
In generale, possiamo dire che l’iter amministrativo parta su istanza dei produttori; prosegua con la certificazione da parte di laboratori autorizzati ai sensi del D.M. 26/3/1985 (che eseguono i test previsti dalle norme tecniche applicabili); e si concluda con l’istruttoria ministeriale finalizzata al rilascio dell’autorizzazione per la commercializzazione dei prodotti.
All’interno del sito del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, è possibile visionare l’elenco delle porte resistenti al fuoco omologate ai sensi e per gli effetti del D.M. 27 gennaio 1999, D.M. 20 aprile 2001 e del D.M. 21 Giugno 2004, aggiornato al 31/12/2017.
Quindi, chi si occupa nel concreto di conferire le certificazioni a seguito di appositi test di laboratorio? Vi sono degli Enti tecnici preposti alla certificazione e ai testing dei prodotti antincendio, attrezzati con laboratori di resistenza e reazione al fuoco autorizzati dal Ministero dell’Interno ai sensi del D.M. 26/03/1985.
L’attività di tali organismi consiste nel produrre, per mezzo di forni di prova, condizioni d’incendio sperimentale a cui sottoporre prodotti, strutture o elementi edilizi, per stabilirne la durata in termini di resistenza al fuoco.
Quando si intende acquistare prodotti per la sicurezza delle persone come delle porte tagliafuoco, è fondamentale fare affidamento ad aziende che hanno ottenuto le più importanti certificazioni, sinonimo di garanzia e professionalità
Tutte le porte, e i componenti dell’assemblaggio, realizzati da BLOXER sono dotati di certificazione, ottenuta dopo il superamento di numerosi test in laboratorio approvati dal Ministero. Le porte tagliafuoco Bloxer hanno ottenuto le più importanti certificazioni: Efectis France, Istituto Giordano e CSI, in linea con le norme di riferimento: UNI 9723, EN 1634-1 EN 1364-1.