Porte tagliafuoco: come funzionano, requisiti e certificazioni.
7 Gennaio 2019
Porte Tagliafuoco: Certificazioni e Enti Autorizzati
13 Marzo 2019

Tipologie di porte antincendio

In commercio si trovano differenti tipologie di porte tagliafuoco, che vanno sempre valutate con la consulenza di un tecnico specializzato e facendo riferimento solo alle migliori realtà del settore, in modo da completare in maniera adeguata un impianto antincendio (civile o industriale).

La scelta delle porte tagliafuoco – oltre che per classi di resistenza alle fiamme e per l’utilizzo di differenti materiali – può avvenire tra due principali tipologie:

  • PORTE TAGLIAFUOCO A BATTENTE: tipologia che si distingue a sua volta in porte con un solo battente e porte con due battenti. Tutta la struttura è realizzata con materiali esclusivamente ignifughi e le guarnizioni poste al di sotto della porta, prodotte in lana di vetro, si espandono con il calore, offrendo un ulteriore livello di protezione. Nel caso di porte tagliafuoco vetrate, viene applicato un vetro a norma per le attuali normative sulla sicurezza antincendio.
  • PORTE TAGLIAFUOCO SCORREVOLI: soluzione solitamente preferibile per l’installazione in edifici industriali molto ampi. Il materiale che viene impiegato per la loro produzione è altamente resistente alle fiamme e al calore e, anche in questo caso, l’intera struttura della porta viene prodotta in materiale ignifugo. Molto importanti sono le guarnizioni, che impediscono la propagazione dell’aria e quindi di alimentare le fiamme. Scopri la nostra porta scorrevole Bloxall 70 con serramento tagliafuoco vetrato EI60.

 

Materiali utilizzati

I materiali impiegati per la produzione delle porte antincendio sono altamente resistenti alle fiamme e al calore: tutta la struttura della porta è realizzata con materiali esclusivamente ignifughi.

Le porte tagliafuoco possono essere prodotte attraverso una combinazione di differenti materiali, come:

  • Acciaio
  • Alluminio
  • Legno
  • Gesso

 

I bordi delle porte antincendio necessitano di sigilli testati, che permettono di isolare le fiamme e di impedire il passaggio del fumo. Questi sigilli possono essere composti da:

  • Una striscia di intumescenza che si espande quando esposta al calore
  • Strisce in neoprene weatherproof
  • Guarnizioni che assicurano la tenuta al fumo: doppie di battuta per fumi freddi e termoespandenti per fumi caldi, che si gonfiano col calore, ma non fondono, non bruciano e non producono esse stesse fumi nocivi.

I sigilli possono variare per la loro composizione chimica, il tasso di espansione con il calore o per altre caratteristiche specifiche.

 

 

Vetrate resistenti al fuoco

Alcune porte tagliafuoco sono composte da finestre interne, inserite al momento dei test antincendio o certificate attraverso una valutazione di resistenza al fuoco. Queste vetrate rimangono intatte in caso di incendio e resistono all’impatto con getti fluidi.

Possono includere:

  • Reti metalliche fuse nel vetro, che hanno la funzione di trattenere i frammenti di vetro in caso di urto
  • Silicato di sodio liquido tra i due pannelli di vetro, che permette di isolare il trasferimento di calore attraverso l’azione endotermica di questa sostanza chimica
  • Vetro ceramico, il quale, grazie al basso coefficiente di dilatazione termica, all’elevata resistenza alle alte temperature e alla sua trasparenza, è molto adatto per soddisfare diverse esigenze e necessità anche in ambito industriale
  • Vetro borosilicato, noto per il suo basso coefficiente di dilatazione termica e per le sue qualità di resistenza agli sbalzi termici.

 

Certificazioni antincendio per ogni componente di una porta tagliafuoco

In caso di incendio, se anche uno solo dei componenti di una porta tagliafuoco non adempisse la sua funzione, potrebbe verificarsi il collasso dell’intero sistema, rendendo inutile qualunque altra precauzione.

Per tale motivo, tutti i componenti di una porta tagliafuoco devono aderire alle richieste della certificazione del prodotto, e formano un assemblaggio che ha un numero di rating, quantificato in ore di resistenza attraverso un test di incendio (per approfondire l’argomento leggi il nostro articolo dedicato alla spiegazione della sigla EI).

Ogni singolo componente della porta (anta, intelaiatura e serramento) viene testato in appositi laboratori, abilitati dal Ministero competente, il quale rilascia le certificazioni necessarie per poterle commercializzare. Ad ogni elemento, infatti, viene applicata un’etichetta o targa di certificazione, che garantisce che sia stato testato attraverso un test di incendio (leggi il nostro articolo per approfondire l’argomento).

 

Finiture su richiesta

Le finiture delle porte tagliafuoco possono includere verniciature particolari. Le porte tagliafuoco Bloxer sono caratterizzate da una verniciatura a polveri termoindurenti e possono essere richieste con verniciature che simulano l’effetto Cor-ten, oro, nero specchiato, oppure scegliere tra diversi colori RAL.

 

Componenti di una porta tagliafuoco Bloxer

Elementi che compongono una porta tagliafuoco